Sono una mamma gipsy

La mia vita da mamma gipsy si può riassumere così: sei anni quattro diverse città.

Un concatenarsi di eventi, di scelte personali e di lavoro condivise e vissute in famiglia.

In realtà probabilmente sono una predestinata:
vivo fuori casa, lontano dal mio paese di origine, da quando avevo 18 anni (leggi anche qui).

Me ne sono andata a gambe levate, perché, a quell’età, il paese mi stava stretto.
Sognavo tanto, sognavo altro… E ad oggi, posso dire di esser stata più che accontentata, con ormai 18 anni “a casa” contro i 19 “fuori casa”.

Una vita, più vite.

 

Tanti incontri, tanti luoghi, tanta crescita e anche tante mancanze.

Assenza o lontananza dalle persone che più ami: ho passato anni a voler andar via e poi a voler tornare.

E poi un giorno, ancora una volta tutto è cambiato: un giorno arrivano “loro”.
Tutto è cambiato ma non proprio tutto: non l’esigenza di spostarsi per lavoro.

E allora che si fa?
Si va!

Mamma gipsy e famiglia gipsy a rapporto!

 

Come traslocare con bambini piccoli?

– Come traslocare con bambini piccoli?-

Continuano a chiedermi in tante e non fanno che domandarmi quanto sia difficile, quanto possa essere complicato…

Si lo è non lo nascondo…Ma si, si può fare.
E, ancora, si, è possibile!

Non bisogna scoraggiarsi, perché a dirla tutta, come sempre, dai piccoli c’è tanto da imparare.

Sono qui che vi scrivo, da un tavolino pieghevole improvvisato in cucina, circondata da mobili nelle scatole che attendono di essere trasformati per assolvere alle loro funzioni.
Sono qui attorniata da scatole di libri e vestiti e immancabili i giocattoli in quantità!
Reduce da nemmeno un mese dall’ultimo trasloco: nuovo il paese, nuova la casa, nuovi vicini…

Nuova me? Probabilmente.

Spesso mi chiedono come faccio o come ho fatto ad affrontare tutto così, con leggerezza, con il sorriso, anche con una certa dose di impreparazione!

Mi chiedono come traslocare con bambini piccoli senza “traumatizzarli” o come traslocare con bambini piccoli senza stress?

Premettendo che credo sia giusto vedere la vita con un pizzico di pensiero positivo, i traumi credo siano ben altri:

basta agire con trasparenza e, ovviamente, non pretendere il tutto e subito, ma date tempo al bambino per “capire la situazione” e gestire il cambiamento a modo suo!

 

Io davvero non lo so se c’è una legge universale, so quale è stata la nostra scelta, so quanto è difficile gestire da sola tutto senza aiuti.
So anche quante sono state le lacrime, quelle che cadono di nascosto e lasciano subito posto al sorriso, so che i cambiamenti spaventano ma vanno abbracciati a mani tese… Ed io mi ci tuffo.

Talvolta senza salvagente!

Eppure una cosa la so davvero: i bambini si adattano prima di noi.

Con le dovute eccezioni, come sempre, hanno un’elasticità mentale degna di un supereroe!

Ma oggi, udite udite, vi svelo i miei segreti segretissimi per sopravvivere al trasloco con bambini piccoli!

 

Meglio…Come traslocare con bambini piccoli senza impazzire?

Come traslocare con bambini piccoli senza impazzire:
perché paradossalmente, potrebbe essere più difficile per noi che per loro.

 

I miei 5 “personalissimi” Step

 

1 La Trasparenza

A mio parere, inutile inventare storie di case allagate, mondi sommersi, posti magici da visitare.

Per me la trasparenza è stato il primo passaggio perché i bambini capiscono davvero tutto, più di quanto crediamo.

Abbiamo spiegato ai bambini la scelta di andare via, poche parole semplici, ripetute in alcuni momenti “tranquilli”, ma non così spesso in modo da non provocare ansia ed avere l’effetto opposto.

Naturalmente è importante, a mio avviso, scegliere parole positive, che facciano capire quanto di bello ci sarà nel cambiamento, quanto questo porterà cose nuove e belle da scoprire (nuovi amici, nuova casa ecc.).

E, infine, far leva su ciò che non cambierà: la famiglia, lo stare insieme.

 

2 Il Gioco Il gioco è tutto.

I bambini giocano con tutto, non hanno bisogno dei giocattoli, lo sappiamo bene noi genitori, quando al posto di

scegliere l’ultima bellissima bambola tua figlia si ostina a giocare con la scatola delle scarpe raccattata in quell’armadio di cui non ricordavi più nemmeno l’esistenza.

Allora perché non giocare a scegliere i giocattoli da portare via?
Perché non disegnare insieme la cameretta, o creare modellini con tanta, tanta ma tanta fantasia?

E non vi dico il gran bel gioco del “mamma tenta di mettere qualcosa nelle scatole” e “Io tolgo tutto e lascio in giro”?Ehm, così, giusto per spaventarvi.

Inoltre, prima di partire, abbiamo fatto una bella festa con tanti amichetti, che ci hanno promesso di venire a trovarci e che hanno reso ancor più speciale questi saluti. I piccoli erano davvero felici di avere lì tutti i loro amichetti: e mamma grondava lacrime a più non posso!

 

3 Lo sfogo

E quando penserete “ma dai, non è così difficile in fondo”…

Arriverà la crisi. Quella vera. Quella nera.

Pianti, nervosismo, capricci se così vuoi chiamargli…Ma il risultato non cambia.

E lì comincia a sentirti in colpa, a buttare giù mille idee di traumi reconditi instaurati nei tuoi figli, lì ti rimproveri e ti domandi se o magari, o se, o ancora magari…

Ma la verità è che i bambini anche in questo sono più sinceri di noi: hanno un disagio comprensibile e devono elaborare il cambiamento.

E udite udite lo fanno. Lo affrontano: soffrono o si arrabbiano.
Poi un respiro e si riparte.

E noi cosa dovremmo fare? Proprio niente, se non stargli vicino, creare insieme una nuova routine, fargli sentire amati e rassicurarli a suon di amore.

E poi, in verità, loro saranno bravissimi a rassicurare voi.

 

4 Io Decluttering e tu?

Trasloco: quale migliore occasione per il Decluttering?

Che poi a noi piacciono tanto questi termini: ora è il decluttering prima era “quanta roba inutile butto tutto”.

Naturalmente non solo buttare, anche regalare o donare ( cose ben tenute o mai utilizzate, mi auguro eh!).

E così nel fare le scatole e nel disfarle ti rendi conto di conservare cose pressochè inutili, cose che conservi da un anno all’altro nella speranza possano tornare di moda o possano tornare a piacerti.

E questo vale per i giocattoli che ormai non usano più, quelli per bimbi più piccoli o quelli con cui non hanno giocato più di due volte.

Il problema vero nasce quando tuo figlio di quattro anni ti guarda e ti dice:

” Mamma tu che faresti se io regalassi il tuo bel telefono?”

Ops! Ecco magari questa cosa dei giocattoli gestitela non del tutto con loro.

 

5 Il Coinvolgimento

Come sempre, quando si tratta di bambini è importante coinvolgerli, renderli partecipi.

I miei bimbi hanno scelto la tenda della cameretta, il lampadario, dove mettere il tavolino con le loro sedie ecc.
E questo li ha resi tremendamente soddisfatti e felici.
Si sono sentiti parte della scelta e non “vittime” di una imposizione, e, credo, che anche queste accortezze possano essere utili a far la differenza.
Ad accompagnare i nostri bambini in questa nuova avventura.

 

Ma care amiche, come sempre, credo anche non ci siano le regole universali: questi sono personalissimi consigli o piccoli accorgimenti che più o meno consapevolmente abbiamo adottato.

Come traslocare con bambini piccoli nessuno lo può spiegare, ci si butta con una certa dose di leggerezza alla scoperta di nuove avventure da poter vivere insieme, con stress e bagagli di pianti annessi e connessi!

Del resto mamma gipsy fa buon brodo… Si come gallina vecchia!