Consigli per smettere di allattare

Ho gli occhi rossi e due occhiaie pronte a far innamorare il primo panda che incontro. Lo so, qui occorrono consigli per smettere di allattare!
L’ennesima notte in bianco è alle porte ed io sono seduta sul mio letto con la coperta fin sopra al naso e sto lì a chiedermi come un automa, come uno di quei campanelli incantati
“Come smetto di allattare? Come si fa?” e soprattutto “Consigli per smettere di allattare ne abbiamo?”

E mentre mi assopisco ancora una volta con questi pensieri un rumore mi sveglia di soprassalto: due fari mi fissano attraverso le sbarre bianche del lettino, faccio appena in tempo ad aprire gli occhi che già sento una vocina decisa “Mamma” e intravedo le sue braccine agitarsi nella mia direzione indicandomi e si spalancandosi verso di me.

Ma che ore sono? Chissà!

Eppure mi sembrava di aver già allattato poco fa, certo non conta, lo so, l’allattamento è a richiesta.

16 mesi di richieste, poppate notturne e diurne, ciucciatine acrobatiche e fantasiose tanto che sfido una contorsionista a fare meglio, poppatine private o pubbliche, in piedi, sedute, sdraiate, accompagnate da sguardi di approvazione e tenerezza o raramente occhi giudicanti, a cui io rispondo sfoderando un’ultima poppatina intimidatoria.
E quindi… Come smetto di allattare consigli pls?

Allattare è amore liquido allo stato puro, è un dono, è vita.

L’Allattamento stabilisce un contatto, i neonati hanno necessità del contatto con la mamma, è una questione fisica, di natura. Ecco perché molte mamme ricorrono anche all’uso della fascia (per approfondire leggi qui).

Ma bisogna ammettere che allattare è anche:
notti insonni, dolore, stanchezza, dedizione continua.

Proprio tu che hai fatto di tutto per iniziare,
per avviare al meglio l’allattamento esclusivo (esclusivo certo non andiamo mica di birra) perché sai quanto è importante, perché ci tenevi.

Sei andata al consultorio per verificare l’attacco, hai chiamato un’ostetrica per avere supporto, tu che conosci per filo e per segno le raccomandazioni della Leche League .
Proprio tu che con il primo figlio hai tanti rimorsi perché qualcosa non ha funzionato, perché una pediatra poco aggiornata ti ha consigliato subito la fatidica aggiunta e sei passata in fretta al latte artificiale.
E adesso, proprio tu che ti senti in dirittura d’arrivo, che cominci a pensare che forse forse non sia il caso di smettere, non sai bene come fare.
E questo proprio non l’avevi previsto.

Tutti ti dicono come allattare, ma nessuno ha consigli  per smettere di allattare, perché?

Semplice, ad ognuno la sua strada!

Però tu hai paura, già ti vedi fra un po’ di anni attaccare al seno la tua bimba ormai 15enne…
“Ciao mamma stasera esco e ceno con la tetta non cucinare…”

L’ hai chiesto alle amiche, alle cugine, l’ hai googolato, l’hai chiesto all’oracolo!
Una volta l’ hai chiesto persino al parrucchiere, alla dentista, al giornalaio:
“Urgono consigli per smetto di allattare!”

E quando non sei tu a chiedere ci pensano loro con il fatidico “Allatti ancora?”
“Si allatto ancora non ho una data di scadenza incisa sul sedere!” 

Largo ai consigli

E da lì scattano i consigli più disparati richiesti o meno e talvolta alcuni leggermente inquietanti.

Dalla serie “Io ho smesso lanciandomi da una aereo con il paracadute, io invece mi sono cosparsa di cenere me l’ha detto la nonna, io ho ricoperto il seno di peperoncino, io mi sono rivolta alla maga Circe…”

Del resto anche tu ne hai provate tante:
hai comprato biberon di ultima generazione e di tutti i materiali in commercio, latte artificiale o di mucca, anzi stai valutando che forse la soluzione ideale sarebbe avere una mucca a casa, magari prima o poi farebbero amicizia.
E poi ancora tazzine, cannucce, cucchiaino e chi più ne ha più ne metta… Ma lei ti ha sempre guardato con aria stupita e perennemente disgustata come a dire:

“Mammina ma che è sta roba? Dammi la mia tetta”.

Eh si perché  la tetta è sua, e lo è talmente tanto che ormai è self-service, lei viene ti alza la maglietta e magari nemmeno te ne accorgi ed è già lì a ciucciare, sbirciandoti di tanto in tanto con la coda dell’occhio, più per coccola e rassicurazione che per fame.

Cosa dice l’OMS sulla fine dell’allattamento

Ormai è risaputo che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda l’allattamento esclusivo fino ai sei mesi compiuti del bambino e raccomanda inoltre che il latte materno rimanga la scelta prioritaria anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni di vita ed oltre, e comunque:

 finché mamma e bambino lo desiderino…

Finché mamma e bambino lo desiderino, finché da uno si diventa due, fino a quando senti il bisogno di smettere, di lasciarla andare, fino a quando la stanchezza prevale sulla bellezza del momento!

BASTA SENSI DI COLPA

Fino a quando non decidi di smetterla con le tue paranoie, il tuo sentirti in colpa per ogni cosa.

Perché hai bisogno di dormire di più, perché vuoi riappropriarti del tuo corpo o semplicemente perché non ne puoi più.

Per alcuni questo momento è a termine, magari fino ai due, tre o quattro anni o comunque fino a quando il bambino non si stacca da solo.
Per altre il momento arriva prima.

Ma tranquilla non sei una pessima madre!

Così come non lo sei se allatti artificialmente, se usi biberon o ciuccio, se fai co-sleeping o se dorme nella culla, se usi o non usi la fascia…

Mamme basta giudicarci, l’amore si misura con l’amore e basta.

Ma quindi come smetto di allattare?Ancora non lo so!


Alla fine, come in ogni cosa, troveremo il nostro modo e quando saremo pronte entrambe lo faremo.


Perché in fondo non mi sento veramente pronta a rinunciare a questo momento d’amore, perché quando ci guardiamo negli occhi il mondo sparisce (leggi qui), perché…

Oh mi ha morso! Ok questa volta provo il peperoncino!